Teatro della Fortuna: guida

  1. La moderna torre civica (1950), eretta al posto del campanile del ‘700, abbattuto nella seconda guerra mondiale dalle mine tedesche.
  2. La facciata del palazzo del Podestà, di epoca medioevale. la parte inferiore è in pietra viva, quella superiore in laterizi.
  3. Il trittico dei Protettori: San Paterniano, opera del ‘300, San Fortunato e Sant’Eusebio (‘500), collocato sopra l’arcata centrale del palazzo.
  4. La volta è decorata con motivi a corone concentriche, opera dell'urbinate Giuliano Corsini su disegno di Luigi Poletti.
  5. La sala degli spettacoli è dotata di un capace loggione e di tre ordini di palchi, arricchiti di decorazioni e stucchi.
  6. Il sipario, qui non visibile, dipinto nel 1863 dal pittore romano Francesco Grandi: raffigura l’ingresso di Cesare Ottaviano Augusto in Fanum Fortunae.
  7. In questa zona sotto i camerini degli attori e la sartoria.
  8. La sala degli spettacoli, neoclassica, accoglie circa settecento posti, ed è decorata con grande raffinatezza.
  9. Il golfo mistico che ospita l’orchestra durante la stagione lirica.

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