“Centrale Espositiva” La bellezza in dialogo con l’architettura umana

In merito alla candidatura della città di Fano a Capitale Italiana della Cultura 2021, inaugureremo un nuovo spazio dedicato all’arte, "CENTRALE ESPOSITIVA” nella novecentesca Villa Severini, in via Roma, 69 a Fano. Un nuovo contenitore in stile liberty come lo stile della Villa stessa, un luogo privato ridestinato ad uso pubblico, dedicato alla ricerca espressiva della forma d’arte, a cura dell'associazione culturale "Centrale Fotografia" con il Patrocinio e la collaborazione dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Fano.
“Centrale Espositiva” alimenterà un ricco programma di istallazioni, mostre, performance, video, letture, canto, per sperimentare la profondità della ricerca, rivolta ai nuovi linguaggi artistici nello stretto legame che ci lega al tempo che non è mai antico senza essere al contempo contemporaneo. La ricerca basa sempre le fondamenta sull’architettura di un pensiero, che rinnova la bellezza e coltiva l’intelligenza del mondo nel senso di unità di tutte le cose.
La villa è suddivisa in tante “camere”, all’interno delle quali i temi di ricerca saranno vicini al pensiero vitruviano, in relazione tra loro. I temi di “Centrale Espositiva”:

• camera “sotto la terra" laboratorio poetico: l’argilla ruota al tornio come la terra che viviamo, a cura di Antonella Sabatini,
• camera "di luce e ombra" mostra fotografico d’epoca, a cura di Paolo Talevi e Marcello Sparaventi,
• camera "grafica dell’eco” Reinterpretazione di iconografie e simbologie tra passato e presente, a cura di Elisabetta Duchi,
• camera “di visione” narrazioni di cinema a cura di Mauro Santini,
• camera "ascolto ardente” il silenzio che ricerca il suono a cura di Elisa Ridolfi.

Sabato 18 aprile inaugurazione dell’evento espositivo “Fano città della cultura: luoghi, oggetti, spazi immaginari” a conclusione di un progetto didattico a cura di “Centrale Fotografia”.

Sabato 18 Luglio ore 18 retrospettiva sul cinema di Mauro Santini.

Sabato 19 settembre mostra del fotografo Giovanni Zaffagnini.