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Il Comune perfeziona l'acquisto di sei lastre del Torelli

FANO, 13 settembre - “Abbiamo completato l’acquisto di sei lastre in rame del Torelli. Arricchiamo il nostro patrimonio culturale creando un percorso di valorizzazione”. Il sindaco Seri annuncia l’acquisto di sei lastre incise con la tecnica dell’acquaforte relative ad alcune scenografie di Giacomo Torelli. A cederle è stato l’antiquario fanese Romolo Eusebi che ha deciso di mettere a disposizone della comunità questi manufatti. 

Le lastre acquistate sono pertinenti tre all’opera Le nozze di Peleo e Teti (1639) e tre all’opera La finta pazza (1641). Le lastre furono realizzate da importanti pittori e incisori dell’epoca, tra cui il celebre Nicolas Cochin (Parigi, 1715-1790), che ebbe incarichi anche presso la Corte del giovane Luigi XV di Francia, Stefano Della Bella (Firenze, 1610-1664), che operò in Italia, presso la Corte dei Medici e in Francia, presso il cardinale Richeliu, Issrael Silvestre (Nancy, 13 agosto 1621 – Parigi, 11 ottobre 1691) e Antonio Calabresi, pittore e incisore fanese, attivo nel 1705.

Le sei lastre vanno ad arricchire il patrimonio posseduto dal Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano riguardante l’illustre concittadino Giacomo Torelli 

Il Museo, infatti, conservava già nelle sue collezioni altre tre matrici in lastra di rame raffiguranti scene pertinenti ai drammi Le nozze di Peleo e Teti (“Anfiteatro con spettatori che assistono ad un combattimento”) e La finta pazza (“Cortile della reggia de re Licomede a Sciro” e “Gran piazza della città di Sciro”), oltre a dodici dipinti ad olio su tela riproducenti scene teatrali tratte dai melodrammi “Venere Gelosa”, “Deidamia” e “ Il Trionfo della Continenza”, nonché i ritratti dello scenografo e della moglie, Francesca de Suez, dipinti entrambi da Torelli. 

“Giacomo Torelli è un cittadino illustre della nostra città, scenografo di fama internazionale - afferma il sindaco Massimo Seri - E’ giusto che la città acquisisca un patrimonio importante. Con queste 6 nuove lastre che si aggiungono alle 3 già in nostro possesso rafforziamo la nostra proposta culturale. Ringraziamo l’antiquario fanese Romolo Eusebi che ci ha ceduto queste matrici.  Abbiamo già in mente diverse iniziative e diversi momenti per promuovere Torelli con una connotazione culturale e storica ben solida”. 

“L’acquisizione di queste lastre rappresenta un momento importante per l’arricchimento del patrimonio storico del Palazzo Malatestiano - chiosa la funzionaria alla Cultura Claudia Cardinali -. Giacomo Torelli (Fano, 1604 – 1678) fu uno dei più importanti scenografi e scenotecnici del Seicento, protagonista del teatro barocco a livello nazionale e internazionale e attivo alla corte parigina di Luigi XIV. Uomo colto e di grande capacita' inventiva, divenne famoso per i suoi macchinari che modificavano le scene sotto gli occhi stupefatti degli osservatori. Le lastre si presentano in un buono stato conservativo”. 

Tra i compiti del Museo, infatti c’è l’acquisizione, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale, in particolare delle testimonianze legate alla storia e all’arte della città di Fano e del territorio di riferimento; pertanto l’Amministrazione ha accolto da subito favorevolmente la proposta del Sig. Romolo Eusebi, precedente proprietario delle lastre, in quanto queste sarebbero andate ad arricchire e completare la sezione torelliana del Museo, già piuttosto nutrita, oltre a quella presente nella Sala Manoscritti della Biblioteca Federiciana che conserva incisioni con alcuni dei soggetti raffigurati sulle lastre.  Le scenografie di Torelli ebbero un successo grandioso all’epoca e ancora oggi i dipinti e le lastre che le raffigurano sono spesso oggetto di mostre in tutto il mondo. Recentemente, infatti, quattro dei dodici dipinti ad olio di proprietà del Museo sono stati esposti presso la prestigiosa mostra “Frammenti di paradiso. I giardini nel tempo alla Reggia di Caserta”, ospitata al Palazzo Reale dallo scorso 30 giugno e prorogata al 7 novembre prossimo.