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Inclusione sociale: Servizi innovativi coinvolgendo il territorio Alla Rocca Malatestiana “World Cafè” per confrontarsi e crescere insieme

Fano, 12 ottobre 2020 – Circa 30 realtà sociali operanti nei territori dell’Ambito Sociale Territoriale 6 si sono ritrovate sabato pomeriggio alla Rocca Malatestiana per il “World Cafè”, un pomeriggio di confronto informale, diverso dal solito, per far ritrovare insieme, attorno a piccoli tavoli di lavoro, tante persone impegnate nel vasto mondo del privato sociale sul nostro territorio, dopo mesi di incontri propedeutici a distanza.

A volere fortemente questa iniziativa, arrivata dopo 7 incontri on line, è stato l’assessore al Welfare di Comunità Dimitri Tinti e la Coordinatrice dell'ATS 6 Roberta Galdenzi, dando seguito al progetto di creazione di servizi innovativi per l’inclusione sociale finanziato dai fondi del PON Inclusione.

Il progetto, gestito da un Raggruppamento Temporaneo di Imprese formato dalla Cooperativa sociale Labirinto e da SCS Spa - Società di consulenza

e Formazione per enti pubblici di Bologna, vuole sviluppare un Welfare Territoriale partecipato, attrattivo e fuori dai canoni tradizionali, creando quella contaminazione di idee ed esperienze che è fondamentale per un approccio diverso e più concreto sul tema dell’inclusione sociale.

Durante il pomeriggio, le associazioni, con l’aiuto di alcuni facilitatori, hanno dibattuto su quattro domande:

  1.  Inclusione sociale: cos'è
  2. Inclusione sociale: cosa ci ha insegnato il covid-19
  3. Inclusione sociale: cosa possiamo fare insieme?
  4. Inclusione sociale: cosa può fare meglio l'Amministrazione?

Lo hanno fatto attraverso veri e propri tavoli di confronto, a rotazione, una metodologia di lavoro che farà da progetto pilota per il percorso di partecipazione per la costruzione del nuovo Piano Sociale Territoriale dell’ATS6.

“La sfida – spiega l’assessore Dimitri Tinti - è creare una rete territoriale funzionale e sinergica con tutti coloro che sono disponibili ad adattarsi al cambiamento, per dare insieme risposte concrete, uniformi e appropriate ai bisogni sociali del nostro territorio, sempre con un’attenzione per chi è più fragile e chi ha meno opportunità. Tre sono le linee d'azione principali per dare forza e valore al Welfare di Comunità che vogliamo costruire: apertura agli attori del terzo settore, innovazione sociale, cioè nuovi servizi e modelli per rispondere ai bisogni crescenti e mutevoli, coinvolgimento con gli strumenti della co-progettazione, co-gestione e del co-finanziamento, al fine di promuovere la responsabilizzazione di tutti i soggetti del privato sociale. Ogni soggetto – conclude Tinti – è come ogni singolo fiore di un campo: ognuno oggi è diverso e vive di vita propria, invece noi vorremmo che ognuno sia il fiore di una stessa pianta che ha radici solide da cui trae linfa e dove ognuno possa contribuire ad ampliare i rami e le chiome in modo da dar vita ad un grande albero che dia forza e protezione a tutto il territorio”.