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Riparte "Con le parole giuste".

un momento della conferenza stampa

Sono oltre 50 gli appuntamenti che si sono succeduti nel corso degli ultimi otto anni dall’avvio della rassegna “Con le parole giuste” giunta quest’anno alla sua ottava edizione.

“La rassegna “Con le parole giuste” è una occasione preziosa, per i magistrati delle Marche, per interrogarsi sul valore attuale di parole e concetti di uso quotidiano nel loro significato strettamente giuridico e in quello comune – sottolinea Valeria Cigliola, presidente di ANM – Associazione Nazionale Magistrati sezione Marche - è un modo per indagare i numerosi e profondi cambiamenti sociali e per meditare sul ruolo di ciascuno, sullo spazio del diritto e per i diritti, in questo contesto mutevole e in continua evoluzione. La circostanza che la rassegna sia arrivata alla sua ottava edizione è prova della sua capacità di comunicare con la comunità e con le istituzioni del territorio; a questo proposito, l’ANM Marche desidera ringraziare le persone che da anni vi lavorano, per la loro professionalità e disponibilità. La rassegna di quest’anno si propone di approfondire i difficili percorsi della conoscenza, della ricerca della verità, dell’analisi storica, quali strumenti di impegno democratico e di formazione di un saldo senso di responsabilità (storia, pace, Europa, equilibrio). Allo stesso tempo, le parole più intime (giovinezza e dovere) ci ricordano come l’esistenza di ciascuno si intrecci con la vita collettiva, in quell’alternanza di diritti e doveri che fonda la libertà di ognuno di noi”


Per l’assessore alle Biblioteche e alla Legalità del Comune di Fano, Samuele Mascarin la rassegna è veicolo di messaggi importanti: “La VIII edizione della rassegna “Con le parole giuste”, cresciuta negli anni in termini di partecipazione e coinvolgimento di pubblico, si apre con ospiti di alto valore civile e morale per continuare a trasmettere messaggi importanti ed approfondire il radicamento sul territorio – afferma Mascarin - coinvolgendo sempre più scuole, insegnanti, studenti, associazioni ed enti territoriali. Come sempre, alla base di ogni parola un pensiero, da cui la parola ha origine e verso cui la parola ritorna come un conio, un sigillo, un attestato di realtà in uno scambio incessante tra pensiero e azione, fatto e diritto. Parole semplici, vere, che fanno vivere, che possono essere toccate con mano attraverso l’esperienza concreta dei loro interpreti.”


Radici, storia e politica: i percorsi della democrazia consapevole: per la prima volta all’iniziativa è stato dato un titolo. Un titolo dal quale si evince l’importanza dell’evoluzione storica nello sviluppo della democrazia. Oggi più che mai infatti si avverte la necessità di interrogarsi con forza sul significato di democrazia consapevole. Proprio in questo periodo storico in cui la nostra capacità di giudizio e di azione appare troppo spesso offuscata ed in cui il tema sembra trovare poco spazio dalle preoccupazioni di natura politica, sociale e civile della vita quotidiana, il ciclo di incontri realizzato da Comune di Fano (Assessorato alle Biblioteche e alla Legalità Democratica con il Sistema Bibliotecario - Mediateca Montanari e Biblioteca Federiciana), Fondazione Federiciana, Associazione Nazionale Magistrati – sezione Marche e dall’anno scorso con radio Fano come media partner, appare un viaggio all’interno di temi connessi alla partecipazione intesa nel suo senso più ampio come la modalità in cui vengono prese le decisioni e prendono vita idee e storie collettive, in altre parole in cui si fa la storia.


Ed è proprio STORIA la prima parola con la quale confrontarsi, venerdì 30 novembre (ore 18.00), nel corso del primo appuntamento, organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Fano, che si terrà nella Sala Verdi del Teatro della Fortuna, con il sottotitolo Il giudice, lo storico e la ricerca della verità tra violenza e menzogna. La parte segreta della storia, insieme al Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Palermo, Roberto Scarpinato.

Scarpinato è uno dei magistrati italiani che hanno maggiormente contribuito al contrasto della mafia in Italia. Ha fatto parte del pool antimafia con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ed ha sostenuto numerosi processi compreso quello a carico del sentore Giulio Andreotti. Nel 2005, dopo aver assunto la direzione del Dipartimento mafia-economia ha creato al suo interno un gruppo di magistrati e investigatori specializzati che hanno smantellato colossali patrimoni illegali giungendo a sequestrare dal 2008 al 2010 beni in Italia ed all’estero per un valore di circa tre miliardi e cinquecento milioni di euro.


Nel 50° anniversario dalla morte di Aldo Capitini, filosofo della nonviolenza e ideatore della Marcia per la pace e la fratellanza tra i popoli Perugia-Assisi, sarà la parola PACE il filo conduttore dell’incontro in programma per martedì 18 dicembre (ore 18.00) alla Mediateca Montanari – Memo. L’appuntamento, al quale è stato dato il sottotitolo In ricordo di Aldo Capitini è organizzato in collaborazione con Enti Locali per la Pace e con l’Associazione Giustizia e Pace di Fano e vedrà protagonisti Gabriele De Veris e Daniele Lugli, quest’ultimo amico e collaboratore di Capitini.


Aldo Capitini, noto come il Gandhi italiano, fu il primo in Italia a teorizzare ed a mettere in pratica il metodo non violento di Gandhi: è del 1949 il suo libro: “Italia nonviolenta”. Si oppose fermamente al fascismo e dopo il concordato raggiunto tra Mussolini e il Vaticano nel 1929 anche alla Chiesa. Il sostegno offerto allo stato fascista dalla Chiesa Cattolica lo convinse ad impegnarsi per il ritorno della democrazia e per la riforma religiosa.


La terza parole scelta sarà EUROPA ed il sottotitolo dell’incontro con la filosofa Roberta De Monticelli, professoressa ordinaria di Filosofia della persona all’Università San Raffaele di Milano, sarà La patria che rinuncia alle radici. L’appuntamento è per giovedì 31 gennaio (ore 18.00) alla Mediateca Montanari – Memo.


Roberta Monticelli nel 2012 ha ricevuto il premio Art.3 “per il suo quotidiano impegno di testimone attivo ed autorevole dei valori civili e morali che spettano, senza compromessi, eccezioni o sospensioni, all'uomo”. Dal 2009 è Direttrice di Persona (Research Centre in Phenomenology and Sciences of the Person), di cui è espressione aperta il Phenomenologylab. E’ membro del comitato scientifico della collana filosofica “Etica e filosofia della persona” dell'editore Franco Angeli (Milano), collabora con i quotidiani Il Sole 24 ORE, Il manifesto, e Il Fatto Quotidiano. È inoltre membro del Consiglio di Presidenza di Libertà e Giustizia.


Il direttore del settimanale l’Espresso, il giornalista politico, cronista parlamentare e saggista Marco Damilano, sarà a Fano nella Sala Verdi del Teatro della Fortuna (ore 18.00), mercoledì 27 febbraio per un incontro organizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Fano al centro del quale sarà la parola EQUILIBRIO ed in particolare Speranza, utopia e mitezza come valori della politica.


Marco Damilano è autore di numerosi saggi, ultimo dei quali Un atomo di verità. Il caso Moro e la fine della politica italiana” (Feltrinelli, 2018), ha vinto i premi di Satira politica Forte dei marmi per il giornalismo (2014) e il premio internazionale Ischia come giornalista dell'anno per la carta stampata (2015). Partecipa a diverse trasmissioni televisive, tra cui il programma con Diego Bianchi in onda su LA7 Propaganda Live.


DOVERE una parola con un suo peso specifico, che può essere pesante come un macigno ma anche di vitale importanza in numerosi contesti e che sarà al centro del penultimo appuntamento sottotitolato Il senso della storia, l’enigma del passato, il dovere della memoria con Francesca Brezzi, che si terrà venerdì 29 marzo alla Mediateca Montanari – Memo (ore 18.00).


Francesca Brezzi è professore ordinario di Filosofia morale presso l’Università degli Studi Roma Tre. Dal maggio 2000 è delegata del rettore per le Pari opportunità. È presidente dell’Osservatorio interuniversitario Studi di genere e Pari opportunità che riunisce le tre università romane, «La Sapienza», Tor Vergata e Roma Tre.Ha ideato e dirige la rivista on-line del Dipartimento di Filosofia, «B@bel». Tra le sue opere più recenti: Antigone e la philia. Le passioni tra etica e politica (2005); Introduzione a Ricoeur (2006); Quando il futurismo è donna. Barbara dei colori (2009) e la cura del volume di Ágnes Heller, Il simposio di San Silvestro (2010).


Chiude la rassegna una parola che riporta spesso in superfice ricordi struggenti: GIOVINEZZA e che traghetterà i partecipanti all’incontro nel mondo poetico di Valentino Ronchi. La vita la poesia e la linea d’ombra è il sottotitolo dell’ultimo appuntamento in programma giovedì 4 aprile (ore 18.00) alla Mediateca Montanari – Memo.


Valentino Ronchi ha ricevuto il Premio Montale per l’inedito nel 2004, mentre per i precedenti libri di poesia ha ricevuto il Ceppo Opera prima, il Baghetta e il Fiume Veneto Poesia Giovane nel 2008; e il Premio Carducci nel 2013.