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A Fano esposti 5 disegni di Leonardo.

un momento della conferenza stampa

Anche Fano partecipa alle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e lo fa con una mostra dall’11 luglio al 10 ottobre 2019 nella quale vengono eccezionalmente esposti ben 5 disegni originali del grande artista toscano provenienti dal Codice Atlantico conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milano. “Leonardo e Vitruvio. Alla ricerca dell’armonia. I leggendari disegni del Codice Atlantico” questo il titolo della mostra che si terrà nella Sala Morganti del museo malatestiano di Fano e che è stata presentata alla stampa questa mattina dal vicesindaco Stefano Marchegiani il quale ha ricordato che grazie a questa esposizione “Fano si collega alle grandi capitali mondiali e alle altre città italiane che stanno celebrando Leonardo, senza sfigurare, ma cercando di aggiungere un tassello inesplorato alla conoscenza di Leonardo grazie al legame dell’artista con l’architetto romano Vitruvio, quasi certamente nato a Fano”. Il vicepresidente del Consiglio regionale Marche Renato Claudio Minardi ha sottolineato invece come questa mostra “si inserisca fra i grandi eventi culturali della nostra regione, Rossini, Leopardi e l’anno prossimo Raffaello, ed è stata finanziata con un contributo regionale di 150mila euro”. La mostra affronta il multiforme rapporto tra Leonardo (1452-1519) e il testo di Vitruvio (I secolo a.C.), il celebre trattato latino di architettura che costituì le fondamenta teoriche della nuova maniera del costruire nel rinascimento. Vitruvio è per Leonardo un referente molto più presente di quanto si fosse immaginato sino ad ora e va ben oltre il noto “Uomo vitruviano”, vale a dire la teoria delle proporzioni. Leonardo, infatti, si misura con l’autorità di Vitruvio anche su problemi di idraulica, meteorologia, di geometria e ottica, di materiali e tecniche antiche. Accanto a ricostruzioni virtuali e a trattati cinquecenteschi dell’opera vitruviana, saranno come detto esposti 5 disegni originali di Leonardo che rappresentano lo studio di un odometro per misurare i chilometri, di un orologio ad acqua, di una megabalestra, del duomo di Milano e di un “lunule” ovvero uno studio per la quadratura del cerchio. La mostra curata da Guido Beltramini del Centro studi Palladiani di Vicenza, Francesca Borgo e Paolo Clini del Centro studi vitruviani di Fano, e allestita dall’architetto Antonio Ravalli, è promossa dal Comune di Fano, Regione Marche, Centro Studi Vitruviani e dal Comitato nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci del MIBAC.