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Teatro: Il regno profondo.

foto di scena

TeatrOltre - il più grande palcoscenico italiano per le più importanti esperienze dei linguaggi contemporanei promosso dall’AMAT con, tra gli altri, la Fondazione Teatro della Fortuna, la Regione Marche e il MiBAC – torna a far tappa mercoledì 24 aprile al Teatro della Fortuna di Fano con Il regno profondo. Perché sei qui? lettura drammatica con Claudia Castellucci e Chiara Guidi, scritto da Claudia Castellucci, regia vocale di Chiara Guidi, musiche di Scott Gibbons e Giuseppe Ielasi, produzione Societas.

 

Il regno profondo. Perché sei qui? riprende testi poetici della Castellucci – alcuni dei quali già editi e già portati in scena dalla compagnia con il titolo di Uovo di bocca – insieme a nuovi frammenti testuali, in un corpo a corpo di linguaggio e di postura tra le due attrici, che è anche una forma di invocazione religiosa e una rassegna di luoghi del pensiero e dello spirito contemporanei, il tutto attraversato con un umorismo e una grazia rari. Agli spettatori familiari con il discorso e la pratica scenica della Societas, Il regno profondo non potrà non far rivivere l’avventura dell’invenzione di una parola che sappia dire l’indicibile, avventura che ne caratterizza tutto il percorso dai primissimi spettacoli scritti nella lingua Generalissima alla scena muta di alcune delle sue creazioni più potenti. Per tutti gli altri, sarà semplicemente una scoperta entusiasmante.

 

Claudia Castellucci e Chiara Guidi sono co-fondatrici della Societas Raffaello Sanzio (oggi Societas) compagnia che ha saputo porsi all'avanguardia nella scena teatrale internazionale dai primi anni Ottanta, basata al Teatro Comandini di Cesena. Claudia Castellucci è autrice di testi drammatici e teorici, interprete di spettacoli, fondatrice di scuole di tecnica della rappresentazione, con particolare attenzione allo studio del movimento ritmico e coreografico. Chiara Guidi svolge la propria ricerca scenica su un filo che lega infanzia e voce, lavorando come interprete, drammaturga, regista; e attivando diversi contesti di coinvolgimento scenico e pratiche di osservatorio.

 

“Perché sei qui?” è la prima di molte domande che due ‘luogotenenti’ arroccate su un podio si scambiano. Sono domande elementari, di discorsi ancora più poveri, ma se vi si badasse, come è qui il caso, si aprirebbero crepacci sulla superficie sicura della loro quotidianità. L’abitudine delle cose quotidiane entra all’improvviso nel turbine del dubbio radicale, e la logica stringente cui le due figure si sottopongono è captata da un’ironia che pretende onestà.

Le due figure sono ‘luogotenenti’ perché presidiano un luogo su cui sono arroccate, simbolo di fermezza circa il compito di difendere la logica del loro ragionare. L’unico motore, su cui tutto ruota, è la generazione continua di domande insaziate da provvisorie risposte, comprese quelle fornite dalla religione, che pure è la scienza del definitivo. Il carattere scettico e vedovile del dialogo rifluisce in un mare comico che lascia perplessi. La forma di teatro scelta per questo spettacolo recupera il dialogo didascalico classico, per la rappresentazione di un mondo privo di peso, dove ‘non succede niente’, come si suol dire. La metrica delle frasi serve a conferire velocità crescente alle domande, e la ricerca idiomatica para-dialettale inventata da Chiara Guidi fa abitare in ambienti domestici e ‘bassi’ la loro risonanza. Le asprezze vernacolari tingono di sangue le vette glaciali di un ragionamento sofisticato che ridiventa primitivo e sfacciato. Perché sei qui? è la terza parte del ciclo Il regno profondo di Claudia Castellucci, dopo La vita delle vite e Dialogo degli schiavi.

 

Info: botteghino del teatro tel. 0721 800750. Inizio spettacolo ore 21.