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Il Carnevale di Fano. Ecco i 10 motivi per non perderlo

L’evento più atteso, dolce, colorato e frizzante dell’anno sta per arrivare, manca davvero poco al Carnevale di Fano 2020. Segnate in agenda queste date: 916 e 23 febbraio, le tre domeniche principali dei grandi corsi mascherati dei carri allegorici e del lancio di quintali di cioccolata! Il programma dell’evento, quest’anno, è molto ampio e coinvolgente, ci sarà infattila Notte dei Colori, il Carnevale in Sup, la lotteria della Fortuna, la pedalata in maschera, il rito purificatore del Rogo del Pupo il martedì grasso e tanti altri eventi collaterali.

Ma per convincervi meglio.. ecco tutti i motivi per non perdersi questa festa coloratissima, che ogni anno attira a Fano migliaia di persone.

1. Il Carnevale più antico d’Italia

Era il 1347 quando il primo documento, oggi conservato nell’Archivio storico comunale, e che sarà visibile dal 9 al 23 febbraio alla mostra “Carnevale di Carta. La città del Carnevale tra tradizione e futuro” alla Sala Morganti del Museo del Palazzo Malatestiano, attestava la presenza dei festeggiamenti per il Carnevale in città che fu poi solennemente affermato, a partire dal 1450, nello Statuto della città dai Malatesta. I signori di Fano affermavano che “era necessario festeggiare il Carnevale”. Esiste poi una canzonetta a stampa del 1765 che parla di festini, scherzi e maschere e del “getto dei confetti sparsi la via biancheggiava”. Nel 1872 venne costituita la Società della Fortuna che aveva il compito di organizzare il Carnevale, la gestione e organizzazione del Carnevale ha superato ormai il secolo di vita.

2. Un Carnevale Green e solidale

L’edizione di quest’anno si intitolaI sentieri dell’Eco: casca il Mondo, casca la Terra, tutti giù per Terrae parlerà di sostenibilità ambientale e di rispetto per l’ambiente e la terra. Sarà infatti la terra, il concetto di green e tutto quello che gli gira intorno a fare da protagonista: il messaggio di ecosostenibilità verrà lanciato anche dai giganti di cartapesta che anche quest’anno ci sorprenderanno.

Le sfilate verranno animate da ospiti speciali, si inizia domenica 9 febbraio con le ballerine cubane “Las Chica Cuba Show”. Domenica 16 febbraio sarà il turno di Antonio Mezzancella vincitore di Tale e Quale Show che poi si esibirà nell’area dedicata del Pincio. L’ultima domenica il cantautore Povia sarà il protagonista. Chiuderà le danze, martedì grasso (25 febbraio) un comico che ha calcato il palcoscenico di Zelig Circus e che ha fatto dell’ecologia il suo pane quotidiano: Diego Parassole, detto l’Eco-Comico che si esibierà con un grande show che anticiperà il rogo del pupo.

Anche la solidarietà è sinonimo di questa edizione del Carnevale. E’ nata, infatti, una collaborazione con la FondazioneTelethon che da 30 anni sostiene la ricerca scientifica contro le malattie genetiche. Per le tre giornate del Carnevale una parte del biglietto d’ingresso alla manifestazione sarà devoluta alla Fondazione. Sarà inoltre possibile partecipare a una cena buffet di beneficenza sabato 8 febbraio al Palazzo del Carnevale (loft Casaarredo, Via Ugolino de’ Pili)

Si aggiunge anche la consueta Lotteria della Fortunacon estrazioni ogni domenica sera e dove i più fortunati potranno aggiudicarsi una crociera, uno scooter 125 e una bicicletta eletttrica. Parte dell’incasso verrà devoluto ad associazione e alla mensa di San Paterniano.

L’immagine ufficiale dell’evento è stata relaizzata dall’illustratrice Serena Righetti che ha anche curato le illustrazione per l’edizione italiana di Harry Potter.

Per garantire una maggiore sicurezza, nel rispetto dei cittadini e delle nuove regolamentazioni, l’ingresso al Carnevale di Fano sarà a pagamento. Tutte le informazioni relative alla modalità d’acquisto dei biglietti sono reperibili a questo link> https://www.carnevaledifano.com/biglietteria-e-ingressi-2020/

3. Il getto di dolciumi dai giganti di cartapesta

Il famoso Getto, cioè il lancio dei dolciumi, è di sicuro il punto di forza del Carnevale di Fano e di sicuro la sua carratteristica principale. A ogni sfilata quintali di dolciumi vengono lanciati dai carri allegorici con il pubblico è pronto a raccoglierli con i particolari e colorati prendigetto, firmati dall’artista fanese Paolo Del Signore. L’anno scorso sono stati lanciati 180 quintali di dolciumi. E quest’anno? Vi diciamo che l’80% sarà caratterizzato da pregiato cioccolato della ditta Rovinelli, creatrice del famoso Boero che non mancherà nella pioggia di cioccolatini.

4. La sfilata dei carri allegorici

Il vero e proprio fulcro del Carnevale è sicuramente la sfilata dei carri allegorici. I giganti di cartapesta, sapientemente realizzati dalle mani dei maestri carristi, sfileranno in tutta la loro bellezza, le domeniche pomeriggio lungo Viale Gramsci, dove transiteranno 4 carri di prima categoria, 4 carri di seconda categoria, 2 Mini Carri e un carro ospite da Montale di Arcevia (AN). E ancora, non mancheranno le mascherate a colorare le sfilate e che quest’anno saranno organizzate dalle quattro fazioni delle città (Lupo, Volpe e Delfino e Cinghiale), in tema con i carri di prima categoria...e tanti, tanti ospiti.

La sfilata si svolge in tre stinti momenti:

  • il primo è la sfilata dei carri che si mostrano in tutta la loro bellezza.

  • Il secondo è il getto e la pioggia di dolciumi.

  • Il terzo è la suggestiva luminaria. La sfilata che avviene di sera con i carri illuminati in modo molto scenografico.

I nuovi carri di quest’anno (3 di prima categoria e 3 di seconda categoria) saranno dedicati al tema dell’abiente e dell’ecosostenibilità.

5. I maestri carristi

L’anima, il cuore e la forza del Carnevale sono nelle mani e nella sapienza dei maestri carristi. Si tratta di fabbri, artigiani, pittori, vignettisti, ingeneri, resinatori, elettricisti, sarti, animatori, tecnici del suono e amanti del Carnevale, che da ottobre fino all’inizio delle sfilate, si ritrovano nella fabbrica del carnevale, il cantiere in cui vengono realizzati i carri. Ecco cosa hanno raccontato al blog #destinazionemarche:

Per realizzare le opere i maestri carristi e le decine di artisti, studenti, operatori e tecnici (in totale circa 600), sono all’opera quasi tutto l’anno. Noi li abbiamo incontrati l’anno scorso e li rincontreremo quest’anno sbirciando in anteprima all’interno dei grandi laboratori creativi.

Ci hanno raccontato che i ragazzi imparano dai maestri carristi e che “il “virus del Carnevale” è come una malattia. Devi avere una grande passione perché siamo quasi tutti volontari!”

Ma come nasce un carro allegorico? Ecco elencate tutte le fasi principali di realizzazione.

Innanzitutto nasce a tavolino, quando il l carrista fa un progetto dettagliato dell'opera che ha in mente. Poi si passa alla "custrusiòn" e alla realizzazione di una struttura in legno che ha la forma stilizzata del pupo e serve da sostegno alla creta, che viene gettata fresca nella fase della "mudellasiòn" e manipolata fino a ottenere il personaggio da rappresentare. Sulla figura modellata in creta, dopo aver passato una mano di scagliola, viene incollata la carta di giornale che ne prende la forma. E poi "se fa il forno", il pupo di creta ricoperto di carta viene messo ad asciugare con le stufe a gas, dopo di che per staccare la carta ormai asciutta dalla creta, si taglia il pupo ai lati, si monta e si ricuce pazientemente: il pupo di cartapesta adesso è vuoto dentro e per sorreggerlo si mette una struttura portante di legno. Per smussarne le asperità sul pupo in cartapesta si passa a questo punto una mano di gesso, una volta asciutto è pronto per la "colorasiòn" , l’ultima fase che prevede un fondo di colore uniforme e poi con la pistola a spruzzo la messa a punto di tutte le sfumature. Con gli anni le tecniche sono cambiate e si usa adesso anche la resina e il polisterolo. Infine le varie figure si assemblano insieme e il carro allegorico, in tutta la sua bellezza, è pronto!

Maggiori informazioni sulla tecnica di realizzazione dei carri> http://www.lavalledelmetauro.it/contenuti/carnevale-feste-tradizioni-lavoro/scheda/7330.html

6. El vulòn, la maschera tipica del Carnevale di Fano

Come Arlecchino a Bergamo e Pulcinella a Napoli, anche il Carnevale di Fano ha la sua maschera tipica: El Vùlon, detto comunemente El Pup. La maschera è stata ideata nel 1951 dal pittore Rino Fucci che si ispirò a un personaggio già creato da secoli dalla fantasia popolare. La tradizione vuole che quandO i francesi occuparono Fano e usavano declamare leggi e decreti dicendo “nous VOULONS...”, i fanese alle strette di queste rigide leggi iniziarono a farsi beffe del Vulòn di turno. Con il tempo il nome passò a disegnare ogni personaggio che ostentasse manie di grandezze alla francese. Dal 1951 viene identificato come simbolo del Carnevale, come capro espiratorio che ogni martedì grasso viene bruciano in Piazza XX Settembre.

Potete vederlo sfilare al Carnevale sia come personaggio, che apre le sfilate, che come carro.


 

7. La Musica Arabita: la street band ufficiale del Carnevale

Ma chi l’ha detto che gli strumenti tradizionali sono l’unico modo per produrre della buona musica? Ve lo dimostrano i maestri dellaMusica Arabita(musica arrabbiata), complesso nato nel 1923 e che da allora allieta le sfilatesuonando strumenti realizzati con oggetti di recupero come pettini, orci, pignatte creando effetti sonori e gag davvero imperdibili! La loro tradizione però è ancora più antica, la prima forma di Musica Arabita si chiamava la “Bidonataed era una specie di complesso, nato da operai e marinai, che usava sempre strumenti di fortuna e che con i loro ritmi volevano sbeffeggiare i nobili e ricchi proprietari terrieri che ascoltavano invece musica da salotto e più raffinata.

Potete vederli sfilare su un carro che chiude la sfilata del Carnevale, il loro ritmo vi travolgerà.

8. Il Carnevale dei Bambini e dei Cani

La domenica mattina il Carnevale ha come protagonista i bambini. A partire dalle 10,00 in Viale Gramsci i bambini e le loro famiglie avranno libero accesso alla scoperta dei carri allegorici, accompagnati dai maestri carristi e da El Vulòn in persona. Inoltre la mattinata si colorerà delle sfilate dei giovani studenti delle scuole delle città.

Ma quest’anno c’è una novità: Kinder, il cioccolato più amato dai piccoli, sarà il protagonista della giornata inaugurale domenica mattina 9 febbraio nel nuovo Villaggio Kids al Pincio, coivolgendo grandi e piccini a un gioco tipico della tradizione, la Pentolaccia.

Ma a Fano il divertimento è assicurato proprio per tutta la famiglia, i nostri amici a 4 zampesaranno protagonisti del “Carnevale da Cani”, una sfilata in maschera dei cani e dei loro padroni,ma anche dei cani del canile, che si terrà domenica 16 febbraio alle ore 10,30, con partenza da Via Cavour fino al palco di Piazza XX Settembre.

Ecco tutte le info per iscriversi> https://www.carnevaledifano.com/carnevale-da-cani/

9. Palazzo del Carnevale – un luogo per l’arte e lo svago

Anche quest’anno il Carnevale avrà un contenitore di eventi: ilPalazzo del Carnevale, situato nel Loft di Casarredo in Via Ugolino de’ Pili. Si tratta di un luogo che diventerà un vero e proprio fulcro per gli eventi collaterali del periodo carnevalesco, al suo interno si svolgeranno: mostre, concerti, reading e degustazione e altro tanto ancora.

A partire da venerdì 7 febbraio, il giorno inaugurale vedraà arrivare a Fano l’attore del grande schermo Giorgio Colangeli e sarà protagonista di “Una serata all’inferno”, nella quale reciterà i canti XXI, XXII e XXIII dell’inferno dantesco.

Consulta il ricco calendario di eventi qui> https://www.carnevaledifano.com/palazzo-del-carnevale/

10. Gli eventi culturali da non perdere

Ma anche gli eventi culturali lagati al periodo del Carnevale saranno molti. Noi vi segnaliamo tre mostre assolutamente da non perdere.

La prima, come vi abbiamo già anticipato, è allestita alla Sala Morganti del Museo del Palazzo Malatestiano e celebra il “Carnevale di Carta. La città del Carnevale tra tradizione e futuro” dal 9 al 23 febbraio. L’esposizione intende valorizzare il Carnevale di Fano, il più antico d’Italia, che risale al 1347, come attesta il prezioso documento proveniente dalla Sezione dell’Archivio di Stato di Fano che sarà esposto in mostra.

L’esposizione rientra all’interno delle iniziative del Grand Tour Cultura, è a ingresso gratuito e segue i seguenti orari: mercole 10 -13, sabato e domemica 10 – 19.

Durante la giornata di apertura (9 febbraio) sarà possibile partecipare a una visita accompagnata gratuita alla mostra e alle sale del Museo alle 10,30.

Mentre per i più piccoli sono stati pensati dei laboratoria ingresso gratuito:

 

Sabato 15 febbraio, ore 16.30: Mi celo ma cel’ho!

Visita dinamica ed attività laboratoriale per famiglie

Dalle antiche tradizioni tutte italiane delle maschere provengono antiche maestrie: come si costruiva un tempo la maschera? Ti mostro tutti passaggi fino al prodotto "quasi" ultimato... poi, manca solo il tuo aiuto nella decorazione.

 

Sabato 22 febbraio, ore 16.30: La storia del coriandolo tra profumi e soffi di vento!

Visita dinamica ed attività laboratoriale

Quale affascinante racconto si cela dietro ai coriandoli? Scopriamo, con un laboratorio sensoriale, una storia antica e gustosa!

Per informazioni e prenotazione (consigliata) dei laboratori:

Museo Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano

0721 887845 - museocivicocomune.fano.pu.it

Ingresso da Via Montevecchio

 

 

Da non perdere l’esposizione dell’illustratrice Serena Riglietti, che ha curato l’immagine ufficiale dell’evento, e sarà protagonista di un esposizione personale a Palazzo Bracci Pagani, dal tito “Scripta Manent”, dove saranno esposte circa 30 opere su carta, alcune delle quali inedite, che ci condurranno direttamente nell’universo incanto e fiabesco di una delle illustratrici più talentuose d’Italia. L’esposizione sarà visitabile da sabato 8 a domenica 23 febbraio nei seguenti orari: da mercoleì a sabato dalle 17,30 alle 19,30, la domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17,30 alle 19,30.

Martedì 11 febbraio invece verrà inaugurata al Palazzo del Carnevale, un’espozione dal titolo “Coriandoli e stelle filanti per le vie dell’Wco”, una mostra a cura dell’illustratrice Emanuela Orciani, che ha firmato il manifesto del Carnevale del 2019, e delle sue allievi

 

Per il programma dettagliato e tutte le info seguite il sito ufficiale del Carnevale di Fano> https://www.carnevaledifano.com/