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Incendio Carbon Line: revocata l’ordinanza anche per i terreni
Le analisi confermano valori sotto le soglie di contaminazione
Fano 28 agosto 2025 – A seguito dell’incendio dell’11 agosto presso l’azienda Carbon Line srl di via Enrico De Nicola, il Comune di Fano comunica che, sulla base degli esiti analitici forniti da ARPAM e della nota pervenuta da AST (Prot. n. 109727, è stata disposta la revoca dell’Ordinanza Sindacale n. 22/2025 anche con riferimento ai terreni.
Le verifiche ambientali hanno interessato aria, acque reflue urbane e suolo nelle aree circostanti lo stabilimento. In particolare, per quanto riguarda i terreni, i campioni prelevati a distanze comprese tra 200 e 350 metri dal sito dell’incendio hanno evidenziato che le concentrazioni di diossine e Policlorobifenil (PCB), sono ampiamente al di sotto delle Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC) previste dalla normativa per terreni agricoli e residenziali.
Le analisi di ARPAM e le valutazioni di AST confermano pertanto l’assenza di contaminazioni e la piena conformità ai limiti stabiliti dal D.Lgs. 152/2006 e dal DM 46/2019. Alla luce di queste risultanze non sussistono più motivi per il mantenimento dell’ordinanza di divieto. Per ragioni di cautela e seguendo buone pratiche igienico-alimentari, AST raccomanda comunque di lavare accuratamente le verdure e di sbucciare la frutta prima del consumo. Il Comune di Fano, in stretta collaborazione con ARPAM e AST, continuerà a garantire attenzione costante e massima trasparenza nelle comunicazioni ai cittadini.
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ANALISI ARPAM ARIA 14/08/2025
L’ARPAM ha diffuso i risultati dei monitoraggi avviati subito dopo l’incendio che l’11 agosto ha colpito la ditta Carbon Line S.r.l. di Fano, specializzata nella costruzione di imbarcazioni da diporto.
Le squadre tecniche, intervenute già durante le operazioni di spegnimento, hanno installato gli strumenti idonei a rilevare gli inquinanti atmosferici (IPA, diossine, metalli, composti organici volatili) e prelevato campioni di terreno e acque reflue.
Le acque utilizzate per lo spegnimento sono confluite nella rete fognaria e trattate dal depuratore di Bellocchi, senza contaminazioni dirette di corsi d’acqua o suolo.
Le prime analisi hanno evidenziato:
- Concentrazioni di metalli nei fumi compatibili con l’evento, senza superamento dei limiti di legge per arsenico, cadmio, nichel e piombo;
- Valori di Benzo(a)Pirene superiori al riferimento normativo giornaliero; va tuttavia ricordato che il limite di legge si riferisce alla media annuale;
- Assenza di benzene rilevabile;
- Diossine presenti in quantità indicative di una fonte emissiva localizzata, come tipico negli incendi.
Gli analizzatori della centralina di monitoraggio della qualità dell’aria di Fano non hanno registrato anomalie, restituendo concentrazioni tipiche del periodo per tutti i parametri analizzati.
I campionamenti sono proseguiti nelle giornate del 12 e 13 agosto sulla matrice atmosferica; sono stati indagati in particolare Diossine e Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), parametri di maggiore rilevanza per la tutela ambientale e sanitaria.
Per le Diossine, i risultati del campionamento effettuato nei giorni 12/e 13 agosto, su base media giornaliera, mostrano una significativa riduzione delle concentrazioni, con valori riconducibili a quelli tipici del fondo urbano.
Analogo andamento è stato rilevato per gli IPA, con particolare riferimento al Benzo(a)Pirene: se nelle ore di massimo impatto emissivo erano stati riscontrati livelli sensibilmente superiori al valore obiettivo annuale previsto dal D. Lgs. 155/2010, il campione del 12 agosto ha evidenziato un marcato decremento fino a livelli inferiori al limite di quantificazione del metodo analitico adottato.
Nella tabella sottostante il raffronto delle concentrazioni rilevate nei giorni oggetto di campionamento.