Descrizione
L'amministrazione comunale mette a disposizione dei propri cittadini nuovi servizi comunali in forma completamente digitale, attivabili quindi in autonomia dal cittadino senza la necessità di recarsi agli sportelli. Per la realizzazione, sono stati adottate le metodologie ed i modelli predisposti dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale , in particolare da Designers Italia; con lo stesso metodo, molti nuovi servizi verranno attivati nel prossimo futuro.
In questo modo, il Comune applica pienamente quando previsto dall'articolo 7 del Codice dell'Amministrazione Digitale, ovvero che qualsiasi cittadino ha diritto di fruire dei servizi erogati dagli Enti Pubblici in forma digitale e in modo integrato, tramite gli strumenti telematici messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni e tramite SPID o CIE, anche attraverso dispositivi mobili".
Si tratta di una vera rivoluzione nella gestione dei rapporti con il cittadino, il quale avrà a disposizione un ambiente facile da usare e molto familiare, in cui trovare informazioni più comprensibili sui servizi di cui ha bisogno, con la possibilità di prenotare un appuntamento con un ufficio comunale o con il sindaco, di autenticarsi attraverso SPID o CIE (Carta d'Identità Elettronica) per poter inviare una pratica, di rimanere aggiornato attraverso la APP IO e l'e-mail sullo stato di avanzamento della sua domanda, fino ad ottenere la risposta finale. Se lo desidera, tutto da smartphone.
L'operazione è stata resa possibile anche grazie ai finanziamenti previsti dal PNRR per la digitalizzazione.
Le risorse PNRR: la misura 1.4.1
La misura 1.4.1 del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) denominata “Esperienza del cittadino nei servizi pubblici” ha messo a disposizione 400 milioni di euro poi rifinanziati con ulteriori 356 milioni di euro per la digitalizzazione dei siti e dei servizi comunali che si aggiungono a risorse per il passaggio al cloud, per l’integrazione con PagoPA, con SPID e con l’app IO. Abbiamo già descritto il quadro generale che emerge dalla lettura della misura e, in un secondo articolo, l’evoluzione che ci si aspetta per i siti comunali. Possiamo ora concentrarci sul secondo aspetto, relativo alla digitalizzazione dei servizi comunali.
Così come per i siti web, anche per la realizzazione dei servizi i riferimenti normativi e la documentazione sono molto ricchi e ci permettono di entrare nel dettaglio dell’esperienza di fruizione che i Comuni italiani offriranno a cittadini e imprese. In particolare, i riferimenti sono l’allegato 2 dell’avviso, le linee guida per il design digitale della pubblica amministrazione e il modello per il design dei siti e dei servizi dei comuni italiani. La differenza è che nel caso dei servizi si tratta di materiali del tutto nuovi (documentazione, prototipi, componenti), mentre per i siti web la documentazione costituisce un aggiornamento del modello di siti web proposto a partire dal 2019).
Quali servizi
Nell’avviso tutto ciò che riguarda i servizi viene classificato secondo l’etichetta “cittadino attivo” e in pratica riguarda la digitalizzazione di azioni come l’iscrizione di un figlio al nido, la richiesta di un certificato, il pagamento di una multa. Il primo elemento di interesse è che l’allegato tecnico definisce una lista di 26 servizi prioritari: partendo da qui, i Comuni devono scegliere quali digitalizzare per primi.
I servizi sono classificati in tipologie, che vengono definite “archetipi”, ovvero dei “modelli” che guidano la realizzazione di una famiglia di servizi.
La lista dei servizi prioritari presente nella documentazione del modello. Attenzione: a questa lista, si aggiungono altri 3 servizi, che sono invece collocati e finanziati nella sezione della misura dedicata ai siti web:
- Richiesta permesso di occupazione suolo pubblico
- Richiedere permesso di accesso ad area ZTL
- Richiedere permesso di parcheggio per residenti
- Richiedere permesso per parcheggio invalidi
- Richiedere permesso per passo carrabile
- Presentare domanda di agevolazione tributaria
- Richiedere la sepoltura di un defunto
- Richiedere una pubblicazione di matrimonio
- Richiedere l'accesso agli atti
- Richiesta assistenza
La sfida della qualità
Tra quelli presenti nella lista, la misura finanzia la realizzazione di un numero di servizi compreso tra 4 e 6, in relazione alle dimensioni del Comune. L’intento è quello di favorire la creazione di un numero limitato di servizi realizzati secondo standard di eccellenza nel design e nella tecnologia, che diventino poi il punto di riferimento per la realizzazione (o il rifacimento) di tutti gli altri. A questo proposito, l’avviso prevede verifiche di conformità rispetto ai requisiti previsti e richiama espressamente al rispetto degli obblighi di legge per tutti quegli aspetti già previsti dalla normativa relativa alla trasformazione digitale della PA (a partire dal Codice dell’amministrazione digitale).
Ma cosa significa realizzare servizi semplici, moderni, in grado di sfruttare a pieno i vantaggi del digitale? Fortunatamente, i Comuni e i fornitori potranno farsi guidare dai prototipi di servizio (compresi template html) messi a disposizione dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale per realizzarli).