FANO, 6 NOVEMBRE - E’ venuto a mancare Gianni Lamedica, noto e apprezzato architetto. Nato a Torremaggiore, nel 1941 si trasferisce con la famiglia a Fano. Uno dei primi lavori, per il quale ottiene risonanza sia nell’ambiente religioso che tra i personaggi laici di vari schieramenti politici, è l’adeguamento liturgico del presbiterio della Cattedrale di Fano. Oltre al progetto del monastero delle Benedettine a Monte Giove, trova largo consenso nell’ambito dell’architettura sacra e funeraria realizzando una decina di chiese, vari adeguamenti liturgici, l’ampliamento di due cimiteri e la realizzazione del cimitero dell’Ulivo a Fano. Fu molto apprezzato l’intervento con cui ha riqualificato il lungomare di Sassonia.
“Con il linguaggio all’architettura - afferma il sindaco Seri - Lamedica ha saputo declinare i valori e l’identità della città. Talentoso e visionario, ha messo la firma su edifici importanti e riqualificazioni rilevanti della città.
La sua memoria vive nelle sue intuizioni e nella sua capacità di aver saputo tradurre le esigenze dello spazio e del contemporaneo”.